Siamo tutte/i Comitato Besta
Esprimiamo piena solidarietà a Giovanni e a tutte le persone che in questi giorni sono state vittime della repressione militare della lotta in difesa del parco Don Bosco e delle scuole Besta.
Come Cobas sosteniamo le rivendicazioni del comitato Besta fin dalla sua nascita nell’estate del 2023, quando è iniziata una raccolta firme che in pochi giorni è arrivata a 1300 adesioni, poi depositate in Comune.
Da allora l’amministrazione, che fino a quel momento aveva cercato di far passare l’opera senza un attivo coinvolgimento della comunità scolastica e della cittadinanza, ha rifiutato ogni confronto reale sulle alternative.
L’incontro in quartiere di novembre aveva dimostrato che c’era un’ampia contrarietà dei residenti, nient’affatto convinti dai tentativi tardivi del Comune di spiegare la necessità di abbattere gli alberi di 1/3 del parco per un progetto che costerà 18 mln (di cui solo 2 pagati con fondi PNRR), invece di valutare la ristrutturazione o ricostruzione in loco.
Da lì nasce la decisione di alcune/i di resistere pacificamente all’abbattimento proteggendo giorno e notte con i propri corpi gli alberi.
Consideriamo inaccettabile quanto successo in questi giorni:
- La risposta violenta al dissenso pacifico ma determinato di chi difende un parco pubblico in nome dei principi ambientali tanto sbandierati anche dal Comune di Bologna;
- Il tentativo maldestro di Questore e Sindaco di dividere i buoni dai cattivi per chiudere la questione con i manganelli, come avvenuto tante altre volte;
- L’uso strumentale, amplificato da tanti giornali, della sentenza del tribunale che non ha dato torto al comitato, ma ha rimandato ad altre sedi la decisione che rimane politica;
- La decisione illegittima della ditta appaltatrice di procedere all’abbattimento degli alberi, nonostante non fossero garantite le condizioni minime di sicurezza per i lavoratori e le persone presenti la cui incolumità è stata messa a rischio di fronte agli/alle alunni/e che facevano lezione, pur di compiere lo sfregio del parco;
- La violenza delle forze dell’ordine che, sia nella giornata delle proteste sia nella scorsa notte nei confronti di uno studente disarmato e che non rappresentava nessuna concreta minaccia, hanno mostrato un uso spropositato della forza che ci ha ricordato non solo i casi recenti di Pisa, ma anche altri tragici eventi della storia degli ultimi anni.
Quello che rende forte questa lotta è
la partecipazione trasversale e intergenerazionale che ha reso questo angolo di città vivo come non mai, luogo di incontri, solidarietà dal basso, creatività e scambio culturale che sta arricchendo tutte/i.
Questa “pericolosa commistione”, come l’ha definita il Questore di Bologna, è frutto del nostro NO chiaro alla cementificazione dilagante coperta dal greenwashing. Intorno a questa lotta si stanno connettendo tanti altri comitati cittadini.
Sono tanti i luoghi a Bologna che meriterebbero la stessa strenua difesa.
Invitiamo, quindi, tutte e tutti a partecipare alle iniziative del comitato Besta nel parco Don Bosco.
In particolare, ci rivolgiamo alle/agli insegnanti, educatori/trici e personale scolastico che quotidianamente lavorano per far crescere una generazione di cittadini/e attivi/e e consapevoli della crisi ambientale in atto.
Siamo tutte/i Comitato Besta.
Cobas Scuola Bologna
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