Incontro con il Direttore dell’Ufficio Scolastico: Le “sfide” del precariato e dei trasporti

Incontro con il Direttore dell’Ufficio Scolastico: Le “sfide” del precariato e dei trasporti

A seguito dello sciopero del 31 ottobre, in data 11 novembre abbiamo avuto un incontro con il direttore dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il dott. Panzardi, per presentare le problematiche relative al precariato e ai disagi che la scuole della Valle del Reno stanno vivendo per le modifiche della linea ferroviaria.

Sui disservizi dei treni della valle del Reno

Durante l’incontro abbiamo esposto, consegnando un dettagliato documento, tutte le situazioni di disservizio che quotidianamente riscontriamo nella linea Pianoro-Porretta e le conseguenze che queste stanno causando alla vita scolastica in tutte le sue componenti.

PROVVEDITORATO
  •  I nuovi orari entrati in vigore a giugno hanno prima di tutto comportato una riorganizzazione delle attività scolastiche in molti degli istituti presenti in questa parte del territorio. 
  • Dall’avvio dell’anno scolastico si stanno verificando quotidiani disagi negli spostamenti con i treni: ritardi sistematici, cancellazioni, riorganizzazioni improvvise delle stazioni. 
  • Pur partendo con adeguato margine di tempo rispetto alla prima campanella, i ritardi spesso impediscono di arrivare in classe in orario. 
  • Tutto questo sta comportando sia per chi lavora, sia che per chi studia difficoltà nell’organizzazione personale, stress, tensioni nelle scuole e sta incidendo sullo svolgimento, sulla fruizione e sulla serenità delle lezioni.

Il dott. Panzardi si è mostrato sorpreso, e ha affermato di non essere a conoscenza della situazione. Ha mostrato interesse verso la questione e ci ha fatto varie domande sulla nostra quotidianità e sui disagi che riscontriamo noi e le nostre scuole. Ha affermato che secondo lui l’incarico in una scuola appenninica dovrebbe avere qualche riconoscimento in più nel punteggio così come succedeva qualche anno fa. Ha preso diversi appunti su tutto ciò che gli abbiamo esposto e chiedeva una proposta alternativa a quella esistente. 

Abbiamo sottolineato il fatto che non siamo qui per proporre alternative perché non siamo addetti alle ferrovie ma che come ufficio scolastico sarebbe bene segnalare a Trenitalia e Tper la questione dei disagi che subiscono insegnanti e alunni/e. 

Ha affermato che l’Ufficio scolastico non si occupa di questi aspetti e che sono le amministrazioni locali che devono affrontare queste questioni

Abbiamo comunque segnalato anche le criticità strutturali di mancanza di accordo tra scuola e orari dei treni, per cui da Porretta manca un treno verso le 14.00 che permetta un rientro agevole all’uscita di scuola, o il fatto che il costo della navetta non sia integrato nell’abbonamento ferroviario. 

Ci è stato risposto che è difficile e non è usuale fare incontri di coordinamento tra scuole e trasporti e ciò è avvenuto soltanto in periodo COVID.

Il dott. Panzardi ha detto che proverà a segnalare la situazione, ma non può fare altro. 

Sul ritardo degli stipendi

Rispetto al tema del precariato è stato esposto il problema del ritardo del pagamento degli stipendi per docenti che lavorano con supplenze da graduatoria di istituto, ma il direttore ha affermato che il problema non è di sua competenza.

Sui ricorsi per la carta docenti

La stessa risposta è arrivata anche per quanto riguarda i ricorsi vinti da docenti precariə per ottenere le annualità della carta docente durante gli anni di precariato: mentre lə docenti precariə vincono i ricorsi, i soldi non arrivano. Anche in questo caso il dott. Panzardi ha detto di non poter dire e fare nulla a riguardo.

Sul diritto allo studio

Infine è stata sollevata la questione delle 150 ore dei permessi per il diritto allo studio: lo scorso anno il contingente messo a disposizione non è stato affatto sufficiente a coprire il fabbisogno che comprendeva per il 2024 anche centinaia di persone iscritte ai nuovi percorsi abilitanti del DPCM del 4 agosto 2023.

Solo nell’area di Bologna, la platea interessata iscritta all’UniBo si aggira intorno alle 750 persone ma nessuna di queste persone ha potuto ottenere i permessi per il diritto allo studio prediposti per l’anno solare 2024 perché il contingente era esiguo rispetto alla platea di persone interessate.

Per questo motivo abbiamo chiesto che almeno per l’anno solare 2025 si tenga conto di ciò che accaduto quest’anno e si solleciti il più possibile un contingente più ampio: anche a questa domanda il direttore ha risposto che non è sua competenza organizzare il contingente e pertanto di non poter intervenire direttamente nelle questioni.

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