RSU e retribuzioni scuola
Alla finalità specifica delle elezioni delle RSU – eleggere rappresentanti dei lavoratori nei luoghi di lavoro – è forzatamente sovrapposta una finalità spuria: concorrere a determinare la «maggiore rappresentatività sindacale» a livello nazionale [d.lgs. n. 396/1997].
La rappresentatività nazionale sommando i voti ottenuti su liste presentate nelle singole amministrazioni con candidati appartenenti ai singoli luoghi di lavoro, piuttosto che su una lista nazionale come sarebbe logico, quindi: niente lista nell’amministrazione di appartenenza – niente voti per il comparto nazionale.
L’ambiguità di questa procedura che lega la rappresentatività nazionale a elezioni di livello molto diverso, cioè la singola scuola, è spesso sottovalutata, o volutamente sottaciuta, nonostante sia proprio il riconoscimento della «maggiore rappresentatività » il risultato più rilevante di tutta l’operazione elettorale: così si decide chi acquisisce tutti i diritti sindacali e chi partecipa alla contrattazione nazionale di comparto, chi firma i contratti che in questi anni ci hanno così fortemente penalizzato.
Facciamo quindi attenzione alla lista che voteremo il 14, 15 o 16 aprile prossimi RSU: il voto al/la stimato/a collega rischia di avallare la diminuzione delle retribuzioni scuola e la perdita dei diritti a cui ci hanno abituato i contratti nazionali.

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tratto da ALLE ELEZIONI RSU VOTA COBAS Scuola
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