Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione e del Merito con la Nota 93862 del 17 aprile 2025 ha definito i numeri degli organici di docenti assegnati alle scuole, prima determinati a livello nazionale, poi suddivisi tra Regioni e Province. Anche quest’anno però nessuna novità positiva. Solo le solite brutte conferme per chi come noi ha a cuore una scuola primaria dove possono migliorare rapporti numerici tra insegnanti e bambini e dove siano presenti le risorse per mettere in pratica una didattica dai tempi distesi, individualizzata e cooperativa, esperienziale e aperta al territorio.
Abbiamo sempre affermato che il modello organizzativo migliore per provare a realizzare questi aspetti della scuola è il Tempo pieno, ma il tempo pieno costa di più ed è quindi (coerentemente, verrebbe da dire nell’ottica economicista dei governi) stato snaturato legislativamente dal 2009 e negli anni seguenti nessun esecutivo ha più provato a ripristinarlo nella sua organizzazione.
Anche il governo Meloni ha promesso a gran voce sugli organi di stampa di implementare il tempo pieno ma fino ad oggi ha negato le risorse per avviare nuove sezioni e ha continuato a determinare il numero dei docenti sulla base dei vecchi parametri numerici degli alunni , nonostante la grande occasione che si presentava con il calo delle nascite.
Come Comitato Bolognese per la scuola a Tempo pieno vogliamo invece difendere e aumentare le sezioni a tempo pieno attraverso l’unione delle forze di genitori e insegnanti e di tutte le scuole che condividono questa lotta. A nostro parere dovrebbe essere obbligatorio istituire nuove sezioni a tempo pieno dovunque insegnanti e genitori lo richiedano. Per questo i governi e le amministrazioni locali dovrebbero essere essere vincolati a fornire le infrastrutture e il personale necessario ad attivare le sezioni.
Coord. Bolognese per la scuola a tempo pieno
tempopienobo@gmail.com