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In piazza VIII agosto contro il genocidio a Gaza e le aggressioni criminali di Israele.

Domenica 13 ottobre h. 15 Piazza VIII agosto A fianco del popolo palestinese che resiste al regime di colonialismo, occupazione e apartheid. Mentre i governi occidentali esprimono indignazione in maniera ipocrita, continuando però ad armare Israele, da più di un anno va avanti il massacro della popolazione palestinese che ha causato ormai più di 42 mila morti, 100 mila feriti e milioni di profughi. Israele, con il sostegno occidentale, continua ad estendere la sua azione criminale in tutta la regione, come dimostra il recente attacco in Libano e in altri paesi vicini che ha già causato migliaia di morti e feriti tra la popolazione civile e che rischia di scatenare un conflitto allargato in tutto il Medio Oriente. Il genocidio in corso si inserisce all'interno del progetto sionista di colonialismo di insediamento basato sulla pulizia etnica e su un regime di oppressione sistematica del popolo palestinese che va avanti da oltre 76 anni. Questo regime coloniale deve essere smantellato, come richiesto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dalla Corte Internazionale di giustizia. Nel frattempo, in Italia si vietano cortei e incontri in università per la Palestina, criminalizzando chi rifiuta genocidio e guerra e chiudendo ogni spazio di confronto e discussione. E' necessario È necessario rompere il muro del silenzio, della disinformazione e dell'indifferenza e rilanciare con ancora più forza e determinazione iniziative per chiedere il cessate il fuoco, lo stop al genocidio e la fine del regime israeliano di colonialismo, occupazione e apartheid. È necessario continuare a scendere in piazza a sostegno del popolo palestinese, del popolo libanese e di tutt3 coloro che resistono contro il progetto coloniale sionista. È necessario continuare la mobilitazione per colpire le complicità di governo, aziende, istituzioni e università che garantiscono il sostegno ai crimini di Israele e la sua impunità: sono necessarie azioni di boicottaggio e disinvestimento e la richiesta di sanzioni internazionali contro Israele, incluso un embargo militare con lo stop alle forniture di armamenti a Israele e la fine di ogni forma di cooperazione nel settore militare e della sicurezza. Come Coordinamento Bologna per la Palestina, che unisce più di quaranta realtà cittadine, scendiamo in piazza il 13 ottobre per una PALESTINA LIBERA!